Croce o palo di tortura ?


Perche' tradurre "stauros" con "palo" anziche' con  "croce


Non si può stabilire con inconfutabile certezza di quali strumenti per le esecuzioni capitali si servissero i Romani al tempo dell' esecuzione di Gesù e lo scopo di questo articolo non e' quello di tentare di trovare maggior prove a favore di una tesi rispetto a un altra. Questa incertezza tuttavia fornisce una base per il ragionamento che andrà a seguire e che verterà sulle ragioni della scelta di tradurre la parola greca "stauros"  "palo di tortura" invece che " croce".


Nessuna precisazione biblica 


Quando Paolo scrisse , la parola greca Stauros era diventata un termine polisemantico , ovvero poteva intendersi in vari modi.

In considerazione della varieta' di connotati che poteva assumere tale termine perché nella Bibbia non troviamo nessuna parola che faccia un  riferimento chiaro alla forma precisa che aveva lo strumento di morte usato per il Cristo?

La risposta è molto semplice : A Dio non interessano le forme. 


Comando specifico


Non solo a Dio non interessa la forma di un oggetto materiale ma raccomanda ad ognuno di noi di non attribuire a qualche forma un significato particolare o di mediazione quando si tratta di adorazione.


Il suo punto di vista lo ritroviamo con chiarezza nel comandamento:

   

"Non devi farti immagine scolpita né forma simile ad alcuna cosa che è nei cieli di sopra o che è sulla terra di sotto o che è nelle acque sotto la terra. Non devi inchinarti davanti a loro né essere indotto a servirle, perché io, Geova tuo Dio, sono un Dio che esige esclusiva devozione”. (Esodo 20:2-5) 


Perciò il fatto che la Bibbia non consenta di identificare con assoluta precisione la forma dello strumento su cui venne messo a morte Gesù è di per se' significativo se non addirittura indicativo ed in perfetta sintonia con la succitata e precisa volontà di Dio : Adorarlo e inchinarci dinanzi a lui senza l' ausilio di forme " non inchinarti davanti a loro "(le forme) 

La forma diventa quindi oggetto di riduzione dell'esclusiva devozione che spetta a Dio assurgendo ad un importanza maggiore rispetto al vero Dio nella mente del devoto e pertanto esecrabile dal suo punto di vista.


Altre ragioni e conclusione


È chiaro quindi che... 


- in mancanza di una chiara e precisa indicazione sulla forma dello strumento su cui venne messo a morte Cristo


-in considerazione che un accezione di base di stauros nel greco antico e' palo


-in vista di un divino ammonimento preciso riguardo al non attribuire particolare importanza a una qualsiasi forma nell' adorazione (ammonimento palesemente disatteso nella diffusa, depistante, indebita e ingiustificata venerazione della croce)


-in considerazione del fatto che contribuire all'esaltazione di un simbolo legato allo strumento della sofferenza e della morte di suo figlio quantomeno oltre a violare un esplicito comandamento offende la sensibilita di Dio che lo vide soffrire e morire su quello strumento.


...e non da ultimo...


-considerando il ruolo che il Diavolo possa aver rivestito dietro la diffusione e l' esaltazione di un simbolo pagano come strumento per la depistazione delle masse


...la scelta di tradurre stauros con palo è assolutamente legittima , in piena armonia con il punto di vista divino (riguardante la misura in cui vanno considerate le forme) e dell' uomo ( che desidera sostenere la sua sovranità) e sicuramente non sbagliata dal punto di vista etimologico. 


Dal punto di vista di Dio quello su cui venne messo a morte suo figlio era "legno" né più ne meno che "legno" e la focalizzazione della nostra adorazione deve convergere non su di un pezzo di legno ma sul sacrificio di Gesu' Cristo e sul significato di quest' ultimo.