Ma io vi dico


Il prof scrive...


Più volte nei vangeli ricorre la formula "Vi fu detto... ma io vi dico..."


Deuteronomio 24,1: "Quando un uomo ha preso una donna e ha vissuto con lei da marito, se poi avviene che essa non trovi grazia ai suoi occhi, perché egli ha trovato in lei qualche cosa di vergognoso, scriva per lei un libello di ripudio e glielo consegni in mano e la mandi via dalla casa".


Matteo 5,31-32: "Fu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto di ripudio; ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio".


Risposta


La Bibbia dice che la legge era un tutore che avrebbe condotto al Cristo . Dice anche che Cristo era il 'fine della legge' . Una volta condotti al Cristo la legge mosaica doveva essere rimpiazzata da una legge piu' grande e basata sull'amore , la "legge del Cristo.


Questo era un primo motivo dell'espressione 'ma io vi dico' :Era arrivato il tempo di crescere e capire tutto questo. Come un bambino ad un certo punto della sua crescita deve cambiare modo di pensare cosi' il popolo finche' era sotto la legge era 'bambino' ma ora doveva maturare e imparare a pensare in termini di principi .Gesù stava aiutando gli ebrei a fare questo salto di qualità: capire che dietro alla legge ci sono principi basati sull'amore 


Un altro motivo dietro all'espressione 'ma io vi dico' stava nella necessita' di chiarire un fatto : certi precetti della legge erano stati distorti da tradizioni e interpretazioni aggiuntive che aggravavano la gente.


Infatti Gesù , non disse: “È scritto”, come invece aveva fatto in altre occasioni , (Matteo 4:4, 7, 10) ma : “Fu detto", riferendosi proprio alle distorsioni fatte alla legge.


Odiare il nemico


Uno dei precetti della legge che vennero distorti era :"Devi amare il tuo prossimo e odiare il tuo nemico" 


La legge diceva solo di amare il prossimo , non diceva di 'odiare' il nemico.Quella era un' interpretazione discriminatoria del termine "prossimo" che era applicato ai soli giudei ( e non , ad esempio , a samaritani e gentili ). La Legge mosaica scritta non poneva limiti all’amore. Diceva solo: “Devi amare il tuo prossimo come te stesso”. (Levitico 19:18) I farisei riferivano la parola “prossimo”, solo a quelli che seguivano le tradizioni. Infatti quando Gesù ricordò a un giurista il comando di ‘amare il prossimo come se stessi’, l’uomo chiese in maniera cavillosa: “Chi è realmente il mio prossimo?” Gesù rispose con la parabola del buon samaritano: bisogna rendersi prossimi a tutti quelli che hanno bisogno di noi. — Luca 10:25-37.


Gesù affermò che ‘Dio per primo da' l'esempio dando pioggia e sole anche ai malvagi. Per cui disse : imitatelo : rendetevi prossimi a tutti e amate il vostro prossimo .In questo modo sarete “perfetti, com’è perfetto il vostro Padre celeste”’. (Matteo 5:45-48)


Quindi alla base del comando di amare il prossimo c'era l' amore per gli estranei non l' odio. Ecco perché Gesu disse 'ma io vi dico : continuate ad amare i vostri nemici'


Divorzio


Un'altra distorsione ai precetti della legge mosaica riguardava la questione del divorzio.


La legge diceva :'Chiunque divorzia da sua moglie, le dia un certificato di divorzio’.


Dove stava la distorsione in questo caso?


Stava nell'interpretazione in chiave egoistica di questa legge. Infatti alcuni ebrei si comportavano slealmente con le loro mogli e divorziavano da loro per i motivi più futili. Le tradizioni orali dei farisei permettevano all’uomo di divorziare dalla moglie per motivi assolutamente banali , ad esempio “se lei gli rovinava un piatto” o “se lui trovava un’altra donna più bella di lei”.


Gesù rese chiaro il punto di vista di Dio sul matrimonio dando questa risposta ai farisei che gli chiesero se era lecito divorziare dalla moglie per "qualunque sorta di motivo" :


"Non avete letto che colui che li creò dal principio li fece maschio e femmina e disse: ‘Per questo motivo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno una sola carne’?  Così che non sono più due, ma una sola carne. Perciò, quel"lo che Dio ha aggiogato insieme l’uomo non lo separi”. Essi gli dissero: “Perché dunque Mosè prescrisse di darle un certificato di ripudio e di divorziare da lei?” Egli disse loro: “Per la durezza dei vostri cuori Mosè vi concesse di divorziare dalle vostre mogli, ma non è stato così dal principio.  Io vi dico che chiunque divorzia da sua moglie, se non a causa di fornicazione, e ne sposa un’altra commette adulterio”.(Matteo 19:3-9) 


Questo punto di vista sul divorzio era gia' stato espresso dal profeta Malachia :


“E questa è la seconda cosa che voi fate, [il che fa] coprire l’altare di Geova di lacrime, di pianto e sospiri, così che non ci si volge più verso l’offerta di dono né ci si compiace [di alcuna cosa] dalla vostra mano. E avete detto: ‘A motivo di che cosa?’ A motivo di questo, che Geova stesso ha recato testimonianza fra te e la moglie della tua giovinezza, verso la quale tu stesso hai agito slealmente, benché essa sia la tua compagna e la moglie del tuo patto.  E ci fu uno che non [lo] fece, poiché aveva ciò che rimaneva dello spirito. E che cercava quello? Il seme di Dio. E voi vi dovete guardare rispetto al vostro spirito, e nessuno agisca slealmente verso la moglie della sua giovinezza.  Poiché egli ha odiato il divorzio”, ha detto Geova l’Iddio d’Israele; “e colui che ha coperto di violenza la sua veste”, ha detto Geova degli eserciti. “E vi dovete guardare rispetto al vostro spirito, e non dovete agire slealmente.” (Malachia 2:13-16)


Giuramento


Un altro esempio di distorsione riguardava la questione dei giuramenti


Gesù disse: “Avete anche udito che fu detto agli antichi: ‘Non devi giurare senza adempiere’ . . . Ma io vi dico: Non giurate affatto”.


All’epoca di Gesù gli ebrei facevano abuso dei giuramenti, giurando su molte cose non importanti senza poi mantenere la parola. Ma Gesù disse: “Non giurate affatto . . . La vostra parola Sì significhi Sì, il vostro No, No”. La sua regola era semplice: Siate sempre sinceri, senza dover ricorrere a giuramenti per confermare la vostra parola. Riservate i giuramenti per cose di capitale importanza . ( Come quelle descritte in Matteo 23:16-22)


Gesù disse chiaramente che non era venuto a distruggere la legge ma ad adempierla e che osservarla con amore senza ipocrisia significava essere davvero grandi. 


Disse:


“Non pensate che io sia venuto a distruggere la Legge o i Profeti. Non sono venuto a distruggere, ma ad adempiere;  poiché veramente vi dico che il cielo e la terra passeranno piuttosto che una minima lettera o una particella di lettera passi in alcun modo dalla Legge senza che tutte le cose siano avvenute.  Chiunque, perciò, viola uno di questi minimi comandamenti e insegna così al genere umano, sarà chiamato ‘minimo’ riguardo al regno dei cieli. In quanto a chiunque li osserva e li insegna, questi sarà chiamato ‘grande’ riguardo al regno dei cieli.  Poiché vi dico che se la vostra giustizia non abbonda più di quella degli scribi e dei farisei, non entrerete affatto nel regno dei cieli.”


Ciò che in quel caso stava distruggendo erano 


1) La distorsione della legge


2) L' applicazione infantile della legge


Fece cosi' capire che dietro alla legge c'era :


una più elevata legge di fratellanza che condanna il rancore prolungato come omicidio


una più elevata legge di purezza che condanna l’indulgere in pensieri lascivi come adulterio


una più elevata legge del matrimonio che respinge il divorzio per motivi futili, considerando adultero chi si risposa


una più elevata legge della verità che rende inutili i giuramenti ripetuti


una più elevata legge della mitezza che respinge la vendetta


una più elevata legge dell’amore che richiede un amore puro e senza limiti.


Cristo rese chiaro che dietro ogni legge c’era l'amore


L’amore 


L'amore era già importante sotto la Legge come si nota dalle prescrizioni divine e favore di forestieri e miseri ma con Cristo divenne l’essenza stessa della legge.


Gesù lo sottolineò quando si radunò con gli apostoli per celebrare la Pasqua del 33 E.V. Secondo il riassunto degli avvenimenti di quella sera fatto dall’apostolo Giovanni, nelle sue accorate parole Gesù fece 28 volte riferimento all’amore. Questo fece capire agli apostoli la sostanza e lo spirito della sua legge.


Giovanni introdusse la narrazione degli eventi di quella sera memorabile dicendo:

 

“Siccome sapeva prima della festa della pasqua che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, Gesù, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine”. — Giovanni 13:1.*


Sulla base del suo esempio e del suo supremo sacrificio Gesù a buon diritto potè dire ai discepoli queste memorabili parole:


Vi do un nuovo comandamento, che vi amiate gli uni gli altri; come vi ho amati io, che anche voi vi amiate gli uni gli altri. (Giovanni 13:34)


Amare il prossimo come Gesù aveva amato i suoi includeva l’essere disposti a morire gli uni per gli altri.


Conclusione


Dal punto di vista di chi aveva sempre udito la lettura della legge accostata all’interpretazione farisaica le parole di Gesù erano sicuramente dei nuovi comandi che fecero una profonda impressione sulle persone sincere che li udivano .

Apparivano del tutto prive di valore, in paragone, le ipocrite pretese di giustizia che derivavano dalla schiavitù alle tradizioni rabbiniche!