Il buon pastore


Il prof scrive...


Un’immagine frequente che la Scrittura usa per indicare i rapporti tra Dio e il suo popolo è quella del pastore. Gesù si definisce “il buon pastore”


Isaia 40,10-11: "Ecco, il Signore Dio viene con potenza, con il braccio egli detiene il dominio. Ecco, egli ha con sé il premio e i suoi trofei lo precedono. Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul seno e conduce pian piano le pecore madri".


Salmo 79,2: "Tu, pastore d'Israele, ascolta, tu che guidi Giuseppe come un gregge".


Salmo 22,1-2: "Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla; su pascoli erbosi mi fa riposare ad acque tranquille mi conduce".


Giovanni 10,11: "Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore".


Risposta


Il titolo “pastore” o “buon pastore” si addice bene sia a Dio che a Cristo e non dimostra nessuna sovrapposizione di identità tra loro. Anche perché viene riferito ad anche ad altri


Condottieri Israeliti 


Nella Bibbia il termine “pastori” a volte si riferisce a governanti e condottieri degli israeliti, sia fedeli che infedeli:


(Isaia 63:11) E uno si ricordava dei giorni di molto tempo fa, di Mosè suo servitore: “Dov’è Colui che li fece salire dal mare con i pastori del suo gregge? Dov’è Colui che mise dentro di lui il Suo proprio spirito santo?


(Geremia 23:1-4) “Guai ai pastori che distruggono e disperdono le pecore del mio pascolo!” è l’espressione di Geova.  Perciò questo è ciò che ha detto Geova l’Iddio d’Israele contro i pastori che pascolano il mio popolo: “Voi stessi avete sparso le mie pecore; e le disperdevate, e non avete rivolto loro la vostra attenzione”. “Ecco, rivolgo la mia attenzione a voi per la malizia delle vostre azioni”, è l’espressione di Geova.  “E io stesso radunerò il rimanente delle mie pecore da tutti i paesi nei quali le avevo disperse, e certamente le ricondurrò al loro pascolo, e certamente saranno feconde e si moltiplicheranno. E certamente susciterò su di loro pastori che realmente le pasceranno; ed esse non avranno più timore, né saranno colpite da terrore, e non ne mancherà nessuna”, è l’espressione di Geova.”


(Geremia 50:6) Il mio popolo è divenuto un gregge di creature che periscono. I loro propri pastori li han fatti errare. Li hanno sviati sui monti. Sono andati da monte a colle. Hanno dimenticato il loro luogo di riposo.


(Ezechiele 34:2-10) “Figlio dell’uomo, profetizza contro i pastori d’Israele. Profetizza, e devi dir loro, ai pastori: ‘Il Sovrano Signore Geova ha detto questo: “Guai ai pastori d’Israele, che pascono se stessi! Non dovrebbero i pastori pascere il gregge? Voi mangiate il grasso, e vi vestite della lana. Scannate l’animale grasso. Non pascete il gregge stesso.  Non avete rafforzato le deboli, e non avete sanato la malata, e non avete fasciato la fiaccata, e non avete ricondotto la dispersa, e non avete cercato di trovare la smarrita, ma le avete tenute sottoposte con asprezza, sì, con tirannia. E gradualmente si disperdevano perché non c’era pastore, così che divennero pasto per ogni bestia selvaggia del campo, e continuarono a disperdersi. Le mie pecore si sviavano su tutti i monti e su ogni alto colle; e le mie pecore si dispersero su tutta la superficie della terra, senza che alcuno facesse ricerca e senza che alcuno cercasse di trovarle. ‘“Perciò, pastori, udite la parola di Geova: “Come io vivo”, è l’espressione del Sovrano Signore Geova, “sicuramente per la ragione che le mie pecore divennero qualcosa da predare e le mie pecore continuarono ad essere pasto per ogni bestia selvaggia del campo, perché non c’era pastore, e i miei pastori non cercarono le mie pecore, ma i pastori pascevano se stessi e non han pasciuto le mie pecore”’,  perciò, pastori, udite la parola di Geova.Il Sovrano Signore Geova ha detto questo: ‘Ecco, sono contro i pastori, e certamente richiederò le mie pecore dalla loro mano e farò in modo che cessino di pascere le [mie] pecore, e i pastori non pasceranno più se stessi; e certamente libererò le mie pecore dalla loro bocca, e non diverranno cibo per loro’”.


(Numeri 27:16-18) “Geova, l’Iddio degli spiriti di ogni sorta di carne, costituisca sull’assemblea un uomo  che esca davanti a loro e che entri davanti a loro e che li faccia uscire e che li faccia entrare, affinché l’assemblea di Geova non divenga come pecore che non hanno pastore”.  Geova disse dunque a Mosè: “Prenditi Giosuè figlio di Nun, uomo in cui c’è spirito, e devi porre la tua mano su di lui;”


(Salmo 78:70-72) E scelse dunque Davide suo servitore E lo prese dai recinti del gregge. Dal seguire le femmine che allattavano Lo condusse per esser pastore su Giacobbe suo popolo E su Israele sua eredità. Ed egli li pasceva secondo l’integrità del suo cuore, E li guidava con la destrezza delle sue mani.


Condottieri stranieri


Il termine si applica anche a condottieri di altre nazioni: 


(Geremia 25:34-36) “Urlate, pastori, e gridate! E voltolatevi, maestosi del gregge, perché i vostri giorni per essere scannati e per le vostre dispersioni si sono compiuti, e dovete cadere come un vaso desiderabile! E il luogo in cui fuggire è perito dai pastori, e il mezzo di scampo dai maestosi del gregge.  Ascoltate! Il grido dei pastori, e l’urlo dei maestosi del gregge, poiché Geova spoglia il loro pascolo.”


(Geremia 49:19) “Ecco, qualcuno salirà proprio come un leone dai superbi [boschetti] lungo il Giordano al luogo di dimora durevole, ma in un momento di certo lo farò fuggire via da lei. E costituirò su di lei colui che è scelto. Poiché chi è simile a me, e chi mi sfiderà, e chi, ora, è il pastore che mi può stare dinanzi?”


(Naum 3:18) “I tuoi pastori son divenuti sonnolenti, o re d’Assiria; i tuoi maestosi stanno nelle loro residenze. Il tuo popolo si è sparso sui monti, e non c’è nessuno che [lo] raduni.”


(Isaia 44:28) “Colui che dice di Ciro: ‘È il mio pastore, e tutto ciò di cui mi diletto adempirà completamente’; perfino nel [mio] dire di Gerusalemme: ‘Sarà riedificata’, e del tempio: ‘Saranno gettate le tue fondamenta’”.


Nel I secolo il termine “pastore” o il concetto legato a questo termine veniva applicato agli uomini che guidavano la congregazione:


(Atti 20:28) Prestate attenzione a voi stessi e a tutto il gregge, fra il quale lo spirito santo vi ha costituiti sorveglianti, per pascere la congregazione di Dio, che egli acquistò col sangue del suo proprio [Figlio].


(1 Pietro 5:2) “Pascete il gregge di Dio affidato alla vostra cura, non per forza, ma volontariamente, né per amore di guadagno disonesto, ma premurosamente”


(Efesini 4:11) “Ed egli diede alcuni come …pastori e maestri”


Va da sé che i pastori potevano essere definiti ‘buoni’ o ‘cattivi’.


Dio per come aveva condotto e guidato Israele nella storia costituiva il massimo esempio al riguardo e i pastori della congregazione avrebbero dovuto imitarlo.


Il fatto che per riferirsi a dei sorveglianti umani si usasse il termine “pastore” , buono o cattivo , a seconda del caso dimostra che questo titolo non era ad esclusivo appannaggio di Geova né , ovviamente , indicava che quegli uomini fossero Geova.


Pertanto anche nel caso di Gesù il fatto che venga chiamato “buon pastore” o “pastore eccellente” non significa che è Dio ma che è un condottiero buono ed esemplare , (il pastore eccellente sui sottopastori e sul gregge) proprio ciò di cui ha bisogno l’umanità per essere condotta alla perfezione e alla vita.


Come nel caso del termine “Signore” anche nel caso del termine “Pastore” l’utilizzo di questi termini sia per Dio che per Cristo indica soltanto la delega di un incarico che Dio conferisce a Cristo.


Paolo, scrivendo agli Ebrei divenuti cristiani, disse che “Iddio della pace.. col sangue di un patto eterno trasse dai morti il grande pastore delle pecore, il nostro Signore Gesù”. (Ebrei 13:20)